Situato al centro dell’analisi finanziaria di ogni entità aziendale, il patrimonio netto assume un ruolo fondamentale, particolarmente durante i periodi di recessione economica. Infatti, esso racchiude tutte quelle risorse che costituiscono l’effettivo patrimonio aziendale, quelle su cui l’entità può fare affidamento in momenti di crisi. È fondamentale sottolineare che l’erosione del patrimonio netto è un elemento chiave nella spirale discendente di un’organizzazione, ed è per questo motivo che il patrimonio netto richiede un’attenta valutazione. Questo articolo non si limita a definire il concetto di patrimonio netto, ma esplora la sua importanza all’interno della salute economica di un’azienda, come previsto dal Codice Civile Italiano (Artt. 2423-2435 bis).
Il patrimonio netto aziendale rappresenta l’aggregato di risorse di cui un’azienda detiene la proprietà, e che pertanto può utilizzare per sostenere le proprie attività.
Durante il corso della sua attività, un’azienda accede a molteplici risorse, le quali entrano nelle sue casse attraverso vari canali e forme, come i finanziamenti o la liquidità fornita dagli investitori. Tuttavia, tali risorse, pur essendo voci del passivo aziendale, non fanno mai parte del reale patrimonio dell’azienda; rappresentano infatti fonti di liquidità che dovranno essere restituite, se necessario, con interessi.
Il patrimonio netto, al contrario, è costituito da risorse che appartengono all’azienda e ai suoi soci fondatori. L’azienda ne detiene la proprietà, tanto che spesso ci si riferisce alle voci del patrimonio netto come mezzi propri o fondi propri.
Rispettando la normativa di riferimento del D.Lgs. 127/1991, si può distinguere tra patrimonio netto e patrimonio lordo. Il patrimonio netto rappresenta i mezzi propri dell’azienda, mentre con patrimonio lordo si intende la somma di tutte le risorse economico-finanziarie di un’azienda, compresi i debiti finanziari o di altra natura.
Il patrimonio lordo corrisponde quindi al totale del passivo nel bilancio aziendale; il patrimonio netto, invece, rappresenta solo una parte di esso, e specificamente quella parte che non include alcun tipo di obbligazione.
Il patrimonio netto si compone di diverse voci:
- Capitale Proprio (o Capitale Sociale): Come indicato, il Capitale Proprio rappresenta l’investimento iniziale apportato dai fondatori dell’azienda al momento della sua costituzione. Questa voce riflette la dotazione finanziaria diretta dei soci, ed è registrata nel bilancio aziendale come tale. In base all’art. 2343 del Codice Civile italiano, il Capitale Sociale può essere aumentato o diminuito tramite delibere dell’assemblea dei soci. Queste variazioni possono essere necessarie in caso di necessità di finanziamento supplementare, di ristrutturazione aziendale o di gestione di crisi finanziarie.
- Riserve (legali, statutarie e straordinarie): Le riserve sono forme di autofinanziamento dell’azienda e sono create accantonando parte degli utili aziendali. Esistono vari tipi di riserve, che differiscono per origine e finalità. Le riserve legali, come stabilito dall’art. 2430 del Codice Civile italiano, devono essere costituite obbligatoriamente da tutte le società di capitali e sono destinate a coprire eventuali perdite future. Le riserve statutarie sono previste dallo statuto della società e possono avere destinazioni specifiche, mentre le riserve straordinarie sono costituite volontariamente dai soci per coprire esigenze impreviste o per sostenere futuri investimenti.
- Utili (o perdite) dell’esercizio: Gli utili dell’esercizio rappresentano il risultato economico dell’attività dell’azienda nel corso di un determinato periodo (solitamente un anno fiscale). Questo risultato viene calcolato sottraendo i costi di produzione dai ricavi delle vendite. Se il risultato è positivo, l’azienda ha realizzato un utile; se è negativo, l’azienda ha subito una perdita.
Come calcolare il Patrimonio Netto
Il patrimonio netto rappresenta l’investimento totale dei proprietari di un’azienda; pertanto: come si effettua il calcolo? Quest’ultimo sarà ricavato, sommando il capitale sociale, le riserve e gli utili portati a nuovo. È importante ricordare che l’utile o la perdita dell’esercizio in corso viene considerato solo alla fine dell’anno fiscale, quando viene effettuato il bilancio. Nel caso di una perdita, viene sottratta dal patrimonio netto.
Verifica delle Risorse che Costituiscono il Patrimonio Netto
Non è sufficiente soltanto calcolare il patrimonio netto: patrimonio. Questo perché le cifre del bilancio rappresentano valori nominali e possono non corrispondere alla realtà economica dell’azienda, ad esempio a causa di perdite non ancora registrate o di crediti inesigibili.
Corrispondenza tra Attività, Passività e Patrimonio Netto
Idealmente, le attività e le passività dello stato patrimoniale dovrebbero corrispondere alla formula: attività = passività + patrimonio netto. Questo principio riflette il fatto che le risorse dell’azienda (le attività) sono finanziate:
- o dai debiti (le passività)
- o dai fondi propri (il patrimonio netto).
Se l’uguaglianza non è rispettata, potrebbe indicare errori contabili o problemi finanziari.
SRL con Patrimonio Netto Negativo: Rischi, Conseguenze e Possibili Soluzioni
Una SRL (Società a Responsabilità Limitata) che presenta un patrimonio netto negativo si trova in una situazione finanziariamente precaria e rischiosa.
Questo scenario emerge quando il totale delle passività dell’azienda supera il totale delle attività, indicando che la società ha più debiti di quanti ne può coprire con i suoi beni. In termini più semplici, significa che l’azienda deve più di quanto possiede.
Le cause di un patrimonio netto negativo possono essere diverse, che vanno da un eccesso di debiti a perdite aziendali persistenti, fino a cattiva gestione. Questa situazione è particolarmente grave perché mette a rischio la sopravvivenza stessa dell’azienda. Infatti, potrebbe non essere in grado di far fronte ai suoi obblighi finanziari, rischiando l’insolvenza o la bancarotta.
Le conseguenze di un patrimonio netto negativo vanno ben oltre la salute finanziaria dell’azienda. Può influire negativamente sulla reputazione dell’azienda, sulla sua capacità di ottenere finanziamenti o di attrarre investimenti e può portare a problemi legali seri. Inoltre, in base al diritto societario italiano, se il patrimonio netto di una SRL scende al di sotto di determinate soglie, gli amministratori sono tenuti ad adottare particolari misure, che possono arrivare fino alla liquidazione dell’azienda.
Per far fronte a un patrimonio netto negativo, le aziende hanno diverse opzioni:
- Possono cercare di aumentare il loro capitale, attraverso l’apporto di nuovi soci o aumentando il capitale sociale esistente.
- Possono lavorare per ridurre i loro debiti, attraverso la rinegoziazione con i creditori o la vendita di beni non essenziali.
In ogni caso, la consulenza di un esperto finanziario o di una società di consulenza specializzata sarà fondamentale per navigare in queste acque turbolente e trovare la strategia migliore per risolvere la situazione.
Gestione Efficace della Liquidità e Tutela del Patrimonio Netto
La tutela del patrimonio netto implica una gestione efficace della liquidità aziendale. Per evitare crisi di liquidità, l’azienda deve gestire con attenzione i propri debiti e investimenti, al fine di non erodere le riserve e il capitale proprio. Questo implica una pianificazione finanziaria accurata, una buona gestione del capitale circolante e la capacità di generare flussi di cassa positivi. Il Regolamento CE 1606/2002 dell’Unione Europea suggerisce l’adozione di tali strategie, stabilendo l’applicazione degli standard contabili internazionali per garantire una corretta rappresentazione della situazione finanziaria dell’azienda.
Concludendo, la gestione del patrimonio netto è un aspetto delicato e complesso della gestione finanziaria aziendale. Affidarsi a un’agenzia di consulenza può essere un’opzione preziosa per garantire la solidità e la crescita dell’azienda. Questi esperti possono fornire consigli strategici e supporto per navigare attraverso le sfide finanziarie e fiscali.
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